UN UOMO VENUTO DA MOLTO LONTANO

 

 

Un uomo venuto

da molto lontano,

negli occhi il ricordo

dei campi di grano,

il vento di Auschwitz

portava nel cuore

e intanto scriveva

poesie d'amore,

amore che nasce

dentro il cuore dell'uomo

per ogni altro uomo.

Un uomo venuto

da molto lontano,

stringeva il dolore

e un libro nella mano

qualcuno ha sparato

ed io quel giorno ho pianto,

ma tutto il mondo

gli è rimasto accanto:

quel giorno il mondo

ha ritrovato il cuore,

la verità non muore.

Un uomo che parte,

vestito di bianco,

per mille paesi

e non sembra mai stanco,

ma dentro i suoi occhi

un dolore profondo:

vedere il cammino

diverso del mondo,

la guerra e la gente

che cambia il suo cuore,

la verità che muore.

Va' dolce grande uomo va parla della libertà va dove guerra,

fame e povertà hanno ucciso anche la dignità .

Va' e ricorda a questo cuore mio

và e ricorda a questo cuore mio

che Caino sono pure io.

Dall'Est è arrivato

il primo squillo di tromba,

il mondo si ferma...

c'è qualcosa che cambia,

un popolo grida:

Noi vogliamo Dio,

la libertà è solo un dono suo.

Tu apri le braccia

e incoraggi i figli

ad essere fratelli.

và dolce grande uomo va

parla della libertà

Va' dove l'uomo ha per sorella

solo lebbra e mosche sulle labbra.

Va' e ricorda a questo cuore mio

che Caino sono pure io.

che Caino sono pure io.

che Caino sono pure io.

 

 

 

 

( Amedeo Minghi )

      

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Fanciulli 


di Karol Wojtyla


Crescono improvvisamente dall’amore
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Tenendosi per mano
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Hace seis años, de rodillas ante el lech
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